giovedì 17 giugno 2010

Quando il genitore è meglio che cambi mestiere

Patatina ha 13 mesi e cammina. Insomma, si muove come godzilla, sgraziata e rigida sulle sue gambine, snodate come dei pali di legno. L’andatura è ancora incerta ma se vede la strada libera prova l’accelerazione e la corsa.
Infatti vedendo il corridoio lungo e libero ha iniziato a correre. Poi ha iniziato a curvare verso destra per puntare alla stanza, ma ha chiuso troppo presto la curva.
Ha sbattuto la fronte sullo stipite della porta, è rimbalzata e caduta in terra picchiando prima la schiena e poi la nuca. Io che avevo assistito alla scena, mi ero già fiondato verso di lei a salvarla ma l’intervento in scivolata per almeno reggerle la nuca dal pavimento ha fatto in modo che io le franassi col ginocchio nel fianco.
Dopo 20 minuti di pianti e lamenti abbracciata a Rigormortis, Mamma e Mandarino, Patatina oltre ai tre graffi che le aveva fatto il gatto, il taglietto sul sopracciglio e diverse botte in faccia, aveva il profilo dello stipite perfettamente disegnato sulla guancia e, incredibile, il segno dei bottoncini del body sulla schiena. La botta della nuca era coperta dai capelli e il fianco non aveva segni (perché era una parte molle).
L’abbiamo tenuta in casa per una settimana perché avevamo paura che qualche assistente sociale ce la avrebbe portata via o che i rispettivi suoceri ci togliessero la patria potestà.

3 commenti:

  1. ma se a quell'età sono tutti dei panda bernoccoluti! nell'ambulatorio di pediatria si vedono cose che voi umani......

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  2. ah, beh allora c'è speranza
    in ogni caso aspetto a portarla dal pediatra

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