martedì 24 novembre 2009

Di cloro e di zolfo

Non sapendo che argomento trattare nel primissimo post di inaugurazione del blog, ho pensato a questo ricordo .

A quattro anni iniziai il mio primo sport, il nuoto; come tutti del resto, per stare dritti, per diventare alti e per “non annegare nei gorghi del Po” (!). Cosi voleva mia madre e portò mia sorella e me a “fare il morto” in piscina.
Solo che mia madre era terrorizzata dalle verruche e dopo la piscina e la doccia, ci aspettava a casa un’altra doccia con una saponetta a base di zolfo, “per prevenzione”.
Cloro e zolfo. Siccome mio padre, che ogni tanto mi buttava qua e là delle nozioni di chimica, mi aveva detto che il cloro e lo zolfo con l’idrogeno formavano due sostanze “pericolosissimemortali” e che l’acqua era fatta di ossigeno e idrogeno, potete capire in che stato d’animo mi facevo questa doccia dopo la piscina.
Andai avanti con questi bagni acidi fino a 7 anni quando mi capitò sul tallone una verruca. E l’unico ricordo che ho di quel momento è: mia madre al mare sulla spiaggia con una spilla da balia e dell’acqua ossigenata che scava dentro il mio piede per “cercare la radice”.
“Mamma, ho una pianta nel piede?”
“Si più o meno”
“È per questo che si dice pianta del piede? Boh? a me mi fa male”.
“Si, ma poi passa”
E infatti passò.

“Maammaaa dov’è il sapone con lo zolfoooo?”
“Non ce n’è più, usa quello bianco nella bacinella”
“Questo grosso con scritto SOOOLEEE?”
“Si!”
“Ma non puzzaaa!”
“Meglio!”

“Maammaaa? Dov’è il sapone per lavare panni che mi lavo i piediii?”
“Hai fatto la doccia dopo la piscina?”
“Siii”
“Allora vieni a mangiare”
“E le verruucheee?”
“Non ti vengono più.”
“Perchéee?”
“Perché usi le ciabatte”
“Meno male, quindi non mi vengono piu?”
“si”
“Maammaaa, sei sicuraaa?”
“si”
“Non mi vengono più come la varicellaaaa?”
“Ho fatto la maionese.”
“Arrivooo!”

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